Creta on the road e la Gola di Samaria
Per il 2016 il viaggio che solitamente battezzo “viaggio dell’anno” è già stato fatto, abbiamo giocato d’anticipo rispetto al solito e ce ne siamo andati in Messico! Vi ho raccontato i dettagli del tour in questo post, con tanto di consigli per l’organizzazione e per la preparazione della valigia.
Mi rendo conto che questo genere di mete non sia alla portata di tutti, o non sia nelle corde di tutti. Per quanto organizzato nel dettaglio, è pur sempre un viaggio all’avventura, in un paese completamente sconosciuto e con una cultura molto diversa dalla nostra. Voglio “rimediare” con il diario di viaggio del nostro tour a Creta, organizzato nel settembre del 2014. È stato il terzo viaggio on the road da quando siamo sposati e, come i precedenti, ce lo siamo organizzati in totale autonomia.
Perché Creta innanzitutto? Se siete mai stati in Sardegna, pensate a Creta come ad una Sardegna sdraiata in orizzontale, solo con più montagne e più caldo. Ricoperta da quintali di yogurt greco e miele. Non vi sembra già un buon motivo per andarci? Vedrò di farvi cambiare idea…
Noi siamo partiti con un volo Meridiana da Verona diretto ad Heraklion, la città principale dell’isola, ma esistono anche voli Ryanair su Chania. In base al volo dovrete strutturare il tour in modo diverso perché mentre Heraklion è nella zona centro nord dell’isola, Chania è nell’estremità ovest…
Con base a Heraklion, senza infamia e senza lode, siamo andati a visitare il sito di Cnosso…tutti sapete la storia del Minotauro e del labirinto. Ecco, non c’è nessun labirinto e nemmeno il Minotauro ovviamente ma, in parte ricostruito, troverete il palazzo di Cnosso. Si può visitare il sito in totale autonomia, occupando una buona mezza giornata sotto il sole. Ecco, ricordatevi che le uniche due cose che vi serviranno a Creta sono acqua e un cappello per ripararvi dal sole. Io vi ho avvisati.
Da Cnosso siamo ripartiti alla volta di Agios Nikolaos, una piccola cittadina dal centro molto caratteristico che merita almeno una breve visita, per poi spingerci fino a Elounda, più a nord, da cui abbiamo preso un traghetto per l’isola di Spinalonga.
L’isola di Spinalonga era una fortezza veneziana (metà delle cose che vedrete a Creta erano fortezze veneziane!) poi convertita a lebbrosario. La visita dell’isola, sempre in autonomia, dura un’oretta, il tempo di percorrere tutto il perimetro e osservare il blu del mare circostante.
Rientrati sulla terra ferma, dopo un caffè, abbiamo raggiunto il nostro secondo b&b: ci siamo spinti un po’ più ad est fino a Malia, una cittadina molto turistica e gettonata da chi vuole passare una settimana al mare in tranquillità…è una piccola Rimini se volete. Lì ci siamo fermati per un paio di sere per riposare davvero in tranquillità. Le spiagge sono “corte”, non come sulla riviera romagnola, ma comunque ben attrezzate ed adatte alle famiglie.
Dopo due giorni siamo ripartiti alla volta di Rethimno, sempre nella parte nord dell’isola. È una delle città più grandi dell’isola, con un bel centro storico. Un giro al porto e poi la visita della fortezza veneziana (sì un’altra) con pranzo sul promontorio della fortezza da cui si godeva di una bellissima vista sulla città! Ma non potevamo stare un giorno intero senza andare al mare. E quindi siamo scesi sulla costa sud occidentale dell’isola, in un paesino di nome Plakias.
Si trova a metà strada tra due delle nostre mete pianificate per i giorni successivi, la spiaggia di Preveli e Frangokastello. Plakias sembra un po’ il paese fantasma, è molto piccola, rustica e semplice. Il nostro b&b era gestito da una coppia che ahimè non parlava una parola di inglese, e quindi abbiamo comunicato prevalentemente a gesti. Per quanto spartana, la nostra stanza si affacciava direttamente sul mare e svegliarsi così la mattina era meraviglioso! Sveglia presto la mattina per raggiungere la spiaggia di Preveli, incastrata in mezzo alle montagne che cadono a strapiombo sul mare.
Sembrerà assurdo, ma per raggiungerla bisogna arrampicarsi su per la montagna e poi, lasciando la macchina in un parcheggio, scendere a piedi per una buona ventina di minuti. Insomma, siamo andati in montagna in infradito praticamente…meglio farlo con delle scarpe da ginnastica. Quando siamo arrivati la spiaggia era deserta, perché solitamente si riempie verso le 11 quando arrivano i traghetti carichi di turisti. Dopo un tuffo in mare ci siamo dati all’esplorazione della foresta di palme ripercorrendo a ritroso il corso di un piccolo fiumiciattolo che poi si tuffa in mare. È davvero suggestivo! La spiaggia è attrezzata con un piccolo baracchino per un pranzo alla buona ma buono…e poi sotto il sole cocente abbiamo risalito la scarpata che portava al parcheggio. Ecco, non fatelo alle 13 sotto il sole.
Il pomeriggio l’abbiamo passato sulla spiaggia di Frangokastello. Anche qui ci vuole una buona oretta per arrivare da Plakias perché la strada è sempre in montagna, stretta e tortuosa e affollata di pecore e capre al pascolo. Frangokastello ha una spiaggia molto spaziosa alle cui spalle sorge proprio una fortezza, sembra un set cinematografico…
Ah dimenticavo di dirvi che la maggior parte delle spiagge è attrezzata con lettini e ombrelloni che costano 5 euro al giorno…confrontati con i 25-30 de La Pelosa in Sardegna, capite che è ben poco! La sera abbiamo cenato a Plakias in un ristorante in riva al mare, con del gustosissimo pescato del giorno!
Finalmente un altro giorno intero al mare: Falasarna. Ovvero i Caraibi vicino a casa. Questa è una delle spiagge più belle di Creta, insieme ad Elafonisi che non siamo riusciti a inserire nel nostro tour. Ovviamente è abbastanza affollata ma essendo attrezzata con ombrelloni non si è ammassati gli uni sugli altri. Qui abbiamo passato una giornata in completo relax, tra sole, riposo e tuffi in mare. È molto facile da raggiungere a differenza di altre spiagge, ampia e ben servita. Io ve la consiglio come alternativa alla spiaggia di Elafonisi (molto più affollata).
Al rientro ci siamo diretti a Chania, l’ultima tappa del nostro tour, che ci ha fatto da base per un paio di giorni. Chania ha un bellissimo centro storico, ricco di viuzze e locali tipici. Molto caratteristica e bellissima da vedere. La sera non abbiamo passato molto tempo a girovagare perché ci aspettava un’alzataccia la mattina seguente: dovevamo andare alla Gola di Samaria.
Avevamo prenotato questa escursione prima di partire. La Gola di Samaria è il canyon europeo più lungo e la particolarità è che si affronta in discesa. Si trova nella parte sud ovest dell’isola in un parco naturale immenso. Con un pullman siamo saliti fino in cima alla montagna, circa 1600 msl e all’alba delle 7.30 abbiamo iniziato la nostra discesa verso valle e verso il mare. La prima parte è la più impegnativa perché in pochi chilometri si percorrono circa 800 metri di dislivello, e i vostri polpacci ve lo ricorderanno nei giorni successivi.
Ogni pullman ha la sua guida, ma ovviamente lungo il percorso ognuno ha la sua andatura e il suo tempo. L’importante è ricordarsi il punto di ritrovo e non arrivare troppo tardi per il traghetto. Ma andiamo con calma: la gola è lunga 16 km, e il punto più stretto ha un passaggio di circa 3 metri. È davvero impressionante! Alla fine della lunga camminata, mediamente ci vogliono 5-6 ore, arriverete ad Agia Roumeli, un paesino di villeggiatura sul mare, molto carino! Noi abbiamo impiegato circa 6 ore con due soste da mezzoretta ciascuna per mangiare. La caratteristica di Agia Roumeli è che l’unica “via di fuga”, oltre a risalire la gola, è il mare. Quindi da lì dovrete necessariamente prendere un traghetto che vi porterà in un paesino affianco, Sougia, da cui si riparte con il pullman. Non ci sono altre strade. Noi al rientro eravamo cotti, ma soddisfatti di essere riusciti in questa piccola impresa! L’ultimo giorno l’abbiamo dedicato alla visita di Chania, con la luce del sole, fin troppa, prima di ripartire verso Heraklion dove abbiamo ripreso l’aereo che ci ha riportato a casa.
Voglio lasciarvi i miei consigli per affrontare l’escursione alla Gola di Samaria: su internet troverete un sacco di opinioni in merito a questa escursione, qualcuno dirà che è improponibile, altri che è una passeggiata. Io vi dico la mia: non sono un’atleta e nemmeno M. lo è. Siamo abituati a camminare, anche a passo svelto. Non è un percorso difficile se siete in buona salute e senza particolari problemi di ginocchia o caviglie (problemi = operazioni, legamenti rotti, menischi ecc). Non è una passeggiata che si fa tutti i giorni ma chiunque in un buono stato di salute la può fare. Noi eravamo attrezzati con acqua, pranzo al sacco, cappello, crema solare e delle buone scarpe da ginnastica. C’è chi consiglia le scarpe da trekking, se avete posto nel bagaglio portatevele, noi come sempre siamo partiti con il bagaglio a mano, e l’abbiamo fatta con delle scarpe da ginnastica (tipo running insomma, non con le superga!). C’è chi l’ha attraversata in 4 ore, chi correndo, chi parte sparato per far vedere che è più bravo. Io vi dico prendetevi il vostro tempo e non abbiate fretta. Il primo pezzo è il più difficile. Poi è tutta in piano.
In generale Creta è un’isola sorprendente, da nord a sud cambia completamente il paesaggio, la cultura, le persone. Il nord è più moderno, più simile ai classici luoghi di villeggiatura che potremmo trovare anche in Italia. Il sud è più selvaggio, più grezzo e naturale. Vuoi per le montagne che separano in due l’isola, vuoi per l’ambiente un po’ più ostile, sembra di visitare due posti completamente diversi! Spero di avervi dato qualche spunto per le prossime vacanze, di avervi fatto venire un po’ voglia di visitare Creta…e se ci siete già stati, raccontatemi com’è andata!
A presto!
Photography by M.
finalmente un posto dove posso dire: “ci sono stata anch’io!!!!”
abbiamo visitato Creta direi nel 1995 (direi che è ora di tornarci!), in maggio, quindi non siamo riusciti a fare le gole perchè c’era troppa acqua (e sul Monte Ida tanta neve!!!); essendo un periodo poco frequentato avevamo preso solo volo+auto (una panda scassatissima) e ci siamo arrangiati sul posto, ma senza problemi, abbiamo visto Cnosso, Festo, Chania, Agios Nikoloas, Rethymno e al sud la spettacolare Ierapetra, diversissima dal nord (sembrava di essere in Africa), l’unico punto dove in quel periodo l’acqua avesse una temperatura “avvicinabile”…Creta è stata un’esperienza bellissima, e poi il cibo……………aaaaarrrffff che bontà!!!!!
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Noi avevamo una Opel Corsa malridotta al punto da dover spegnere l’aria condizionata in salita! Avete fatto anche voi un bel giro, peccato per la Gola, è veramente una bella esperienza…e sì, il cibo era favoloso!
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A Creta ci sono stata nel 2014 e, purtroppo, non sono riuscita a visitare la parte Ovest che era troppo lontana da dove alloggiavamo. Le strade sono pessime e disseminate di “cappellette” che stanno ad indicare i morti in incidenti stradali… poco incoraggiante.
Anch’io ricordo il gran caldo, per fortuna mitigato dal costante vento.
L’ultimo giorno di vacanza, invece, di vento non ce n’era per niente ed era impossibile uscire dall’acqua e stare sotto il sole.
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Ricordo anch’io strade non proprio in ottime condizioni. Tra est e ovest in realtà non c’è una grande differenza, che invece è molto più marcata tra nord e sud. Caldo e sole sono stati una costante di tutta la vacanza, ma d’altra parte ci eravamo andati per quello 😉
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Scatti fantastici, complimenti!!! Sarebbe un’ottima meta per un futuro viaggio 😍😍
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Il fotografo ringrazia 😄 sì è una bellissima meta per le vacanze estive!
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😍
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