Sharing economy di tutti i giorni

Sharing economy secondo Wikipedia è “Consumo collaborativo”. A me sembra una brutta traduzione, quasi una cosa negativa. Per me invece ha un’accezione molto positiva e non solo perché mi permette di risparmiare un sacco di soldi ogni mese, ma perché contibuisce a creare occasioni di incontro.

Di cosa stiamo parlando? Di condivisione di beni e servizi tra più persone, senza che queste necessariamente si conoscano. Si va dalla condivisione della rete internet a casa con la famiglia dell’appartamento accanto, al car sharing, al bike sharing e, perché no, alla condivisione della casa.

In molti, nel corso del tempo, mi avete fatto notare che la parola “sharing” è nel nome del mio blog, e in questo caso sta a significare proprio che vuol essere un luogo dove scambiare e condividere idee e pensieri…

idee – pensieri – sharing –> ideepensharing

Ecco svelato l’origine del nome.

Torniamo però allo sharing vero, quello reale. Io e M. lo usiamo tantissimo, tutti i giorni. Lavorando entrambi molto lontano da casa, recarsi al lavoro è una spesa non indifferente, altro che i 200 euro dell’abbonamento annuale dell’autobus! E quindi sfruttiamo la condivisione dell’auto per risparmiare un po’: il car pooling. Si è fatta nei mesi scorsi molta pubblicità su un portale di car pooling, Blablacar, ma di questo vi parlerà M. a breve, perché è il metodo che utilizza prevalentemente.

car pooling

Io invece sono una car-poolizzata classica! Semplicemente divido l’auto tutti i giorni con le stesse persone. La mia vera fortuna è che alcuni dei miei colleghi abitano abbastanza vicino a me e quindi il gioco è semplice: una settimana a testa si prende l’auto e si trasportano gli altri colleghi al lavoro. Abbiamo gli stessi orari e quindi è facile, basta essere un po’ flessibili e adattarsi alle necessità. Se un giorno qualcuno ha un impegno a casa si fa in modo di uscire puntuali, in casi estremi quel giorno ognuno va per conto suo…vi posso garantire che il risparmio è notevole. Il primo anno ero da sola, il secondo anno eravamo in due, il terzo in tre e le spese si sono ridotte a 1/3. In macchina si chiacchera, si dorme, si ascolta la musica…e quando si è in tre esiste una regola ferrea su chi si siede dietro, una volta per ciascuno. È il posto più ambito, perché ci si fanno delle grandi dormite 😉

Oltre al car pooling esiste il car sharing, e molte città l’hanno adottato con soluzioni più o meno simili. A Verona c’è GirAci, che permette di usare un’auto per muoversi in città e lasciarla solo in alcune zone; non ha una grande copertura nei quartieri poco fuori dal centro e quindi per ora è molto limitato. A Milano ci sono varie soluzioni, con coperture più o meno ampie.

Bike-sharing-600x450

Oltre alla condivisione dell’auto abbiamo provato anche quella della bicicletta: il bike sharing. Il nostro comune, come molti in Italia e in Europa, ha attivato un servizio di bike sharing (Verona bike) con isole sparse in tutta la città. Una di queste era proprio davanti alla nostra vecchia casa e soprattutto M. usava la bici del sindaco tutti i giorni per andare in stazione. Noi avevamo un abbonamento annuale da 25 euro a testa (neanche un buon lucchetto per la bici costa così poco) e la usavamo per spostarci in città. È comodo, perché si evita che qualcuno ti rubi la bici, o di trovarla con la gomma a terra, o di non sapere dove legarla. E se al ritorno piove? Pazienza, posso tornare a casa a piedi o in autobus senza il pensiero di aver lasciato la bicicletta in stazione o in centro…Ora abitiamo più vicini al centro e usiamo questo servizio molto raramente, perché andiamo a piedi, ma lo trovo un servizio davvero utile. Sarebbe ancora meglio se aumentassero i punti di prelievo in città!

Un servizio che conosco ma non ho ancora avuto occasione di utilizzare è la condivisione della casa, soprattutto per le vacanze. Il portale più diffuso per questo servizio è Airbnb: chi ha case al mare, stanza vuote o appartamenti sfitti può metterli a disposizione del pubblico. Noi ci eravamo informati a riguardo in occasione della vacanza in Sardegna, ma non avevamo trovato disponibilità purtroppo. Consideriamolo un po’ il booking.com de-noi-altri, e lo consiglierei soprattutto ai viaggiatori in solitaria, o in coppia come alternativa ad un ostello o un b&b. Ci sono poi offerte anche per intere case o appartamenti, ideali magari per una famiglia più grande…

C’è chi condivide l’abbonamento a Netflix, la connessione internet…Spesso sono occasioni per conoscere nuove persone, nuove abitudini. E voi cosa condividete?

A presto!

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