Quarta fase del #konmaritunnel – gli oggetti misti #2
Benritrovati! In questo post continua la selezione degli oggetti misti con il metodo #konmari. Siamo giunti alla fase che riguarda gli oggetti misti, ma per evitare un post chilometrico l’ho diviso in due parti… Che dite, riprendiamo? La prima parte potete trovarla qui.
Nell’ultimo periodo ho avuto una battuta di arresto ma pian piano ho ripreso la selezione. Ripassiamo velocemente le sottocategorie di questa fase, alcune le ho già superate e ve ne ho raccontato i risultati:
- CD e DVD – nella puntata precedente
- Prodotti per la cura del corpo – nella puntata precedente
- Cosmetici – nella puntata precedente
- Accessori – nella puntata precedente
- Oggetti di valore
- Dispositivi elettronici
- Utensili di uso quotidiano
- Prodotti di uso quotidiano (medicine, detersivi…)
- Utensili da cucina
- Altro
Proseguiamo quindi con le restanti categorie:
Oggetti di valore: in questa categoria Marie Kondo include, libretti postali, libretti di assegni, carte. Io ci aggiungo gioielli e argenteria, come un set di tre posate in argento regalatemi alla nascita da qualche strana parente e una ciotola in Old Sheffield. Ho provato a portarle al compro oro ma non ci avrei ricavato praticamente nulla, quindi sono ricorsa a Subito.it, sicuramente qualche appassionato ci sarà. Mi dispiace, sono regali ma non rispecchiano affatto il mio gusto e piuttosto di tenerli a far la muffa…
Mi scuserete se non ci sono foto in questo post, ma non c’era nulla di particolarmente bello da vedere…anzi, proprio per niente!
Nell’ambito dei dispositivi elettronici sparsi per casa posso elencare i cavi di qualsiasi aggeggio elettronico & co., che ho tenuto solo quando sono riuscita a riconoscere esattamente a cosa servivano e se l’apparecchio corrispondente era ancora in vita. Non è stato difficile, ho eliminato e riordinato velocemente il cassetto dell’elettronica utilizzando scatole e scatoline che giravano per casa in modo da tenere separati per categoria gli oggetti.
Utensili di uso quotidiano: ho pensato di sistemare anche la cassetta degli attrezzi che, complici gli ultimi mobili montati, stava straripando. Ho suddiviso il contenuto in due scatole trasparenti: la prima contiene materiale di consumo come pile, feltrini, chiodini vari & co, mentre la seconda contiene cacciaviti e altri utensili più tutta una serie di viti e fisher. Le scatole che ho io hanno la chiusura con 4 ganci pertanto non si rischia di aprirle per sbaglio e rovesciare il contenuto. Le comprai secoli or sono, più di 10 anni fa da Brico. Indistruttibili e impilabili 😉
La cancelleria….mi piacciono i prodotti da cancelleria, ma li acquisto al bisogno. Non avevo molti prodotti e quindi non c’è stato un reale bisogno di fare pulizia. Ho solo fatto una cernita delle mille mila penne che abbiamo, buttando quelle che non scrivono più o che hanno le molle inceppate e matite così piccole da non riuscire a tenerle in mano. Ho passato in rassegna anche il necessario per fare pacchi e pacchetti eliminando i ritagli di carta da regalo sufficienti ad incartare una caramella, nastri brutti o rovinati. So che sarebbe stato più corretto buttare anche tutte le penne che non mi danno gioia…ma mi sembra uno spreco enorme. Non compriamo mai penne, usiamo quelle che riceviamo ai convegni, dai fornitori ecc. Buttarle non mi sembra il caso.
Passiamo alla sezione Prodotti di uso quotidiano, tra cui annovero anche biancheria e prodotti di pulizia per la casa.
[Questo post diventerà lunghissimo, me lo sento!]
Non ho molti set da tavola per fortuna, né molte lenzuola. L’unica cosa che ho risistemato quindi sono i canovacci. Qualcuno si era rovinato e ha preso la via del bidone. Stesso discorso per gli asciugamani. A parte un paio che tengo per le emergenze, sono tutti di buona qualità e accoppiati. Marie Kondo, non ti curar di loro ma guarda e passa.
Altro reparto: la cucina. Come per la questione biancheria per la casa, non vivendo da molto tempo “da sola” non ho accumulato molte cianfrusaglie. La prima cosa che ho salutato e messo in vendita è stato il mio frullatore ad immersione della Imetec ancora perfetto, ma che io ho sostituito con l’adorato Bamix. Sono riuscita a venderlo su Subito.it in modo molto semplice anche se ci è voluto molto tempo…Altra cosa, i cucchiaini di un set da aperitivo che avevamo inserito in lista nozze senza troppo convincimento.
Poi una pentola, che aveva iniziato a rovinarsi sul fondo e a macchiare ogni cosa ci entrasse in contatto. Eliminata e alla prima occasione sarà sostituita da una nuova. A far compagnia alla pentola è finito qualche utensile mai usato, palette e mestoli non in plastica/legno in generale. So che qualcuno è sommerso di contenitori in plastica, io ne ho abbastanza ma li uso spesso e talvolta capita che rimanga a secco. Sono tutti in ottimo stato e non ho bisogno di fare pulizia.
Qualcuno vuole una formaggiera di Alessi in perfetto stato? Tutto giace in una borsa in attesa di essere smaltito all’isola ecologica/venduto. Sì, io vendo tutto il vendibile.
Nella sezione detersivi e medicine non c’è un gran bisogno di riordino. Periodicamente controllo i farmaci scaduti e li porto nei punti di raccolta in farmacia. La questione detersivi è spinosa, perché ne ho di diversi tipi. Quello per i colorati, per i bianchi, per i delicati, ammorbidente, anticalcare, smacchiatore e bla bla bla. Però li uso tutti, e non c’è un fenomeno di accumulo. Sì potrei ridurre [e no, non userò mai l’aceto perché non ne sopporto l’odore e a livello ambientale è quasi peggio dei detersivi]…ma è un processo che verrà con il tempo.
Tra le varie ed eventuali io inserisco: la sezione viaggi: valigie, borse, borsette, pochette, contenitori di plastica per travasare i cosmetici, sacchetti e sacchettini. Tutto era sparso in giro per la casa. Io sapevo esattamente dove era ogni singolo pezzo ma M. no e questo mi obbligava ad assisterlo ogni qualvolta fosse in partenza per lavoro. Ho recuperato tutto e ho fatto una bella cernita. Inutile tenere mille mila campioncini di cose che non usiamo mai in viaggio. Sono rimasti quindi solo i contenitori che effettivamente utilizziamo per travasare i prodotti e pochissimi e selezionatissimi campioncini. Ho utilizzato poi due scatole di cartone in cui ho riposto:
- tutti i contenitori vuoti e i pochi campioncini + sacchetti di stoffa vari che usiamo in viaggio;
- tutti i beautycase e le varie pochette, più phon e piastra da viaggio.
Vicino alle valigie ho messo i sacchetti per i vestiti e altri accessori da viaggio, come i cuscini gonfiabili e le mantelline impermeabili. Se vi interessa, vendo una borsa da mare di paglia…ve l’ho detto che vendo tutto 😉
E poi c’è la sezione cianfrusaglie/chincaglierie: questa la eredito dalla mia vecchia cameretta, scatole, cestini, portafoto, ammenicoli vari. Qui il confine tra cianfrusaglia e ricordo è molto labile, ma ho fatto ugualmente una bella cernita!
Rimane l’ultimo grande scoglio del #konmaritunnel prima del riordino globale, i ricordi! Qui dovrò affrontare soprattutto tante fotografie perché durante la fase vestiti e borse ho avuto molto molto coraggio e ho eliminato molte cose che in realtà erano ricordi.
Vi rimando come sempre al blog di Tatiana per leggere la sua esperienza con gli oggetti misti! A presto!
ah ah forse il post andava intitolato “oggetti misti e mercatino” 😀 !!
beh, sei stata veramente brava finora, vedrai che anche l’ultima parte sarà una passeggiata!
comunque il fatto di aver utilizzato questo metodo quando sei ancora molto giovane e con una casa appena “allestita” facilita un pochino le cose, ci sono meno accumuli, ricordi, carte e cianfrusaglie, e visto che ti sei trovata bene, il rischio di dover ripetere questo lavoro è scarso, se si mantengono scremati tutti i settori!
io non mi avvicino neanche col pensiero a tutto questo ordine….ci vuole e ci vorrà ancora tanto tempo, ma non abbandono nè l’idea nè gli scampoli di giornata che riesco a dedicargli, perchè in fondo al tunnel….vedo la luce!
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In effetti, sembra un po’ una di quelle scene in cui nei giardini delle case americane si vendono le cianfrusaglie 😉
Sono contenta di aver fatto questa pulizia adesso, perché se penso a una casa più vissuta con più oggetti mi viene male!
Spero di riuscire a mantenere…! Anch’io come te l’ho fatto nei ritagli di tempo, cercando di rimpicciolire le categorie per non mettere a soqquadro la casa.
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Brava elena! Non ti senti molto ma molto più leggera? Anch’io vendo tutto il vendibile! Io sto (a fatica) affrontando la sezione carte della mia dolce metà … Andiamo a rilento ma prima o poi spero davvero che la mia casa contenga davvero solo le cose ‘selezionate’! Andiamo avanti con coraggio!!!
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Grazie! Sì sono molto più leggera! Ed è molto più semplice tenere in ordine. Poi farai un post riassuntivo anche per la seconda esperienza 😉
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Io al momento ho un po’ sospeso la cernita… La applico facilmente solo all’armadio in realtà…!
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Già solo l’armadio è un bel risultato. I passi successivi richiedono molto più tempo…e coraggio!
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noooooooooooo le cose (tranne quelle ovviamente rovinate) possono sempre servireeeeee
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Eh lo so, anch’io la pensavo così…però ho visto che nel tempo le cose che non mi piacevano, i regali brutti, neanche mi ricordavo di averli e non li usavo più.
La filosofia alla base di questo metodo è diversa, tieni solo quello che ti piace, che ti rende felice. Tutto ciò che ho selezionato ancora in buono stato l’ho donato/venduto.
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hummm sarà ma io credo di avere un po’ l’indole dell’accumulatrice ahahaha nel senso che siccome spesso faccio DIY per esempio pee vestiti di carnevale, halloween ecc qualcosa può sempre tornare utile anche se non l’hai usata per anni. Vi invidio voi che riuscite a seguire metodi per non rimanere sommersi da cianfrusaglie xD
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Io sono abbastanza negata con il DIY quindi neanche ci provo! Poi in realtà il metodo non ti dice di eliminare tutto ciò che non serve, ma tutto ciò che non ti piace. Infatti la mia scatolina piena di nastri per fare pacchi regalo è ancora piena zeppa 😉
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ok ok dunque cose brutte ed inutili u.u forse così riuscirei a farcela anche io xD
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ah ah ah! 😉
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Sei un mito! Io grazie a questo libro sono riuscita a sbarazzarmi di cose che avevo lì e che non ero mai riuscita a buttare. È proprio vero che ha senso tenere solo le cose che ci danno un’emozione, il resto é inutile. Però… Ho una scatola piena di bambole (le collezionavo da piccola) che non apro mai, in cima all’armadio… Ma non credo riuscirò mai a disfarmene. Anche se sono assolutamente inutili, soprattutto perché chiuse in una scatola…… Uff…….
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Ma quelle rientrerebbero nella categoria dei ricordi…e se sono bei ricordi non vanno buttati 😉
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Sei bravissssssssssima! Io sono arrivata a buttare vestiti che non mettevo da anni solo quando ho traslocato. Mi pesava di più il pensiero di portarli da una casa all’altra
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I traslochi sono sempre una buona occasione per fare pulizia! Ah ah!
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Verissimo! !!
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Brava!
La cassetta degli attrezzi suddivisa in due può fare la gioia di mio marito.
Perché la parente ti ha regalato solo tre posate?
Sui ricordi non saprei lavorarci su, sai?! Io sono una che vive di ricordi e non riuscirei ad eliminare il superfluo!
Mi hai fatto venire in mente che potrei liberarmi di un bel po di roba, sai?
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Le posate sono quegli oggetti decorativi più che di reale utilizzo…poi chissà!
La cassetta degli attrezzi divisa in due è molto comoda perché si trova tutto subito…i ricordi saranno un bel lavoro da affrontare, io poi mi perdo a guardare foto ecc, quindi chissà cosa riuscirò a fare!
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