On the road: Polonia

Da qualche giorno siamo tornati dal nostro meraviglioso seppur impegnativo viaggio in Polonia! Come sapete se mi seguite da un po’ ci piace fare questi viaggi organizzando da soli tutte le varie tappe e scegliere gli itinerari che più ci interessano.

Vi propongo quindi un breve riassunto del nostro tour che è durato due settimane e che ci ha visto attraversare l’intera nazione da nord a sud. danzica

Siamo partiti da Bergamo con un volo Wizzair che ci ha portati a Danzica, nel nord della Polonia dove abbiamo soggiornato per qualche giorno. Danzica come molte altre città della Polonia è stata ricostruita in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma tutto è stato ricostruito com’era e l’impressione è quella di passeggiare tra vie “originali”. danzicabynight

Tra tutte questa è stata la città più bella, forse perché non ce l’aspettavamo così. Poco turistica, almeno per gli italiani, ma molto romantica. Anche solo una passeggiata lungo il porto e tra le viuzze della città trasmettono spensieratezza. Da qui abbiamo fatto alcune uscite in giornata/mezza giornata:

Malbork: per visitare il castello, anch’esso ristrutturato dopo la guerra, fondato pare dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico, è stata residenza dei regnanti dell’epoca. Veramente molto bello!malbork

Sopot: la Rimini sul mar Baltico, dove si trova il pontile in legno più lungo d’europa, circa 500 metri! Nulla di spettacolare, ma si respira aria di vacanza. Ci troverete la “Polonia bene” in villeggiatura…

Westerplatte e Nowy Port: i luoghi dell’inizio della seconda guerra mondiale. Dal faro di Nowy Port, che si può visitare, è stata sparata la prima cannonata dai tedeschi verso Westerplatte dove un gruppo di resistenti polacchi ha bloccato per alcuni giorni l’avanzata tedesca. Assolutamente da vedere, ci sono ancora i resti delle costruzioni che utilizzavano come riparo…

La tappa successiva sulla strada per Varsavia è stata Torun dove ci siamo fermati un solo giorno per poi ripartire alla volta della capitale.

torun

Torun ospita la residenza di Copernico, ovviamente si suppone che lo sia, ed è famosa soprattutto per i biscotti di pan di zenzero: i Toruńskie pierniki! La città ha miracolosamente scampato i bombardamenti della guerra e quindi appare così com’era…

A Varsavia invece ci siamo fermati per 3 giorni dedicando quasi tutte le giornate alla visita della città. Merita sicuramente una visita il Parco Lazienki, dove si trovano anche le residenze estive dei re di Polonia, immerse nel verde. Ottimo rifugio dalla calura estiva…

parcolazienki

Varsavia è stato il bersaglio principale dell’esercito tedesco durante l’invasione ed è stata completamente rasa al suolo. Nulla di quello che vedete è originale, ma tutto il centro della città è stato completamente ricostruito. castellovarsavia

Sembra incredibile. Assolutamente da visitare il Museo dell’Insurrezione di Varsavia, il centro storico ovviamente con la bellissima piazza della città vecchia Stare Miasto, e il Castellostaremiasto

Se vi volete avventurare nel quartiere ebraico, dove sorgeva il ghetto, potrete scoprire i resti del muro del ghetto e l’Umschlagplatz, cioè il posto da cui partivano i treni che portavano gli ebrei ai campi di concentramento.

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Avevamo pianificato un’altra tappa intermedia prima di andare a Cracovia, a cui io tenevo tantissimo, il santuario della Madonna di Czestochowa, a cui sono molto legata per motivi famigliari. La prima cosa che vedrete arrivati a Czestochowa è proprio il monastero di Jasna Gora (collina luminosa) che troneggia sulla città.  Merita una visita. madonnanera

Anche qui ci siamo fermati solo un giorno, diciamo una mezza giornata di riflessione e pace per riposare anche la mente da questo tour frenetico. Anche qui, come in quasi tutte le città, potrete trovare un Umschlagplatz, da dove partivano i treni per Treblinka. Ora vi si erge un memoriale e vi è conservata una copia del programma di viaggio dei treni.

…. E infine Cracovia, una città meravigliosa… da qui abbiamo intrapreso due uscite in giornata per andare a visitare Auschwitz e Birkenau, e poi le miniere di sale di Wieliczka. Andiamo con ordine:

Miniere di sale a Wieliczka: dopo aver sceso a piedi 54 piani di scale si giunge nelle gallerie sotterranee in cui potrete vedere delle autentiche opere d’arte fatte interamente di roccia salina, e addirittura una chiesa con tanto di lampadari in cristalli di sale! Si scende fino a 135 metri sotto terra…ma le vostre vie respiratorie ne trarranno benefici…

minieresale

Auschwitz e Birkenau: questa visita è una prova di coraggio. Vedere dal vivo questi posti mette i brividi e tanta tristezza. Si rimane sconvolti al pensiero e alle testimonianze della brutalità di quegli avvenimenti. Pur essendo molto impegnativa psicologicamente, è una visita che deve essere fatta da tutti almeno una volta nella vita.

auschwitz birkenau

Torniamo a Cracovia e scopriamo insieme gli angoli più belli: sicuramente la Basilica di Santa Maria nella piazza principale è uno dei patrimoni artistici più ricchi di questa città. Rimarrete incantati dalla sua volta stellata! Dedicate una mezzoretta ad un aperitivo sulla terrazza del bar sopra il Fondaco dei Tessuti, che vi regalerà una splendida vista sulla piazza ad un prezzo concorrenziale…nowyrynek

Girovagate per il quartiere ebraico, spingendovi fino al di là della Vistola per arrivare alla piazza degli eroi del ghetto, dove si trova un memoriale. Sulla piazza in un angolino si trova la Farmacia sotto l’aquila, dove durante la guerra il farmacista Tadeusz Pańkiewicz e i suoi collaboratori aiutavano gli ebrei rifornendoli di cibo e medicinali, ovviamente di nascosto…il farmacista è stato insignito del titolo di Giusto tra le nazioni! Lì vicino potrete trovare altri due luoghi inerenti alla storia degli ebrei di Cracovia: una parte del muro del ghetto e la Fabbrica di Schindler, al cui interno è allestita una mostra sulla storia degli ebrei a Cracovia e viene proiettato un breve documentario con alcune testimonianze di ebrei che hanno lavorato nella fabbrica di Schindler. Cracovia è famosa anche per il castello del Wavel, che a noi non ha entusiasmato più di tanto…

wavel

Questi luoghi sono davvero meravigliosi, così vicini e pieni di storia. Molti rimanevano stupiti quando raccontavamo che saremmo andati in ferie due settimane in Polonia…ma è veramente un viaggio che vale la pena di fare. I prezzi sono molto accessibili e si torna a casa con un bagaglio pieno di emozioni!

Spero di avervi fatto vivere un po’ il nostro viaggio che ho cercato di documentare anche tramite dei vlog che potrete trovare sul mio canale YT nei prossimi giorni! Abbiate pazienza, ho girato qualcosa come 2 ore di vlog, l’editing sta assumendo le proporzioni di un calvario 😉

A presto!

Photography by M.

PS. Ci credete che in tutto questo giro ho portato con me sono un bagaglio a mano? Ecco qui come ho fatto!

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